Mi hanno cucito l’ anima , mi hanno rattoppato il cuore .
A volte è giusto che certi lembi rimangano distanti . Che si lacerino senza ritrovarsi mai .
Sentire la punta dell’ ago che penetra nella carne e conosce il tuo sangue meglio di te rende sterili .
Non si può ritrovare l’ ordine quando si è amato il caos .
Non si può amare il sole quando si è ritrovata la notte .
E in mezzo alla foschia , in mezzo alla neve che non è mai caduta sopra queste piazze , sopra questi marciapiedi di fango e sterco , tu sei andata via , premendo l’ unghia contro il polso .
Di lì tracciasti una scia , un graffio profondo , rossastro .
Quella la linea di confine .
Invalicabile .
Insuperabile .
Indistruttibile .
(Inguaribile , tra debita parentesi , a debita distanza , ché la sofferenza è biunivoca , forse , e unilaterale , e vivida .)
Pescherò in queste memorie turpi graffiate dal segno dell’ oscurità colanti stracci della tua camicia da notte .
La roboante sicurezza di aver calpestato la stessa viscida strada , con la stessa viscida sensazione di sporco .
Tutto è quanto ci unisce e ci divide .
Benedirai le rughe del tuo viso , se Dio ti darà giorni a sufficienza per vederle germogliare e moltiplicarsi sul tuo viso .
Implorerai la vecchiaia sfigurante , sfuggirai ai pensieri negligenti .
Se ho qualcosa anche di te , o sono soltanto , in tutto e per tutto , uguale a lui .
La coerenza è un’ eleganza , non una virtù .
Soppiantata , superata , mai ritrovata .
Come non mi avessi mai generata .
Sulla tua urna piangeranno i figli tuoi , tua madre e tuo padre , chi ti ha amata nel corpo , coloro che ancora possono chiamarsi amici .
Eppure non avrai eredità di affetti .
Non avrai eredità .
Perché tutto ciò che hai voluto in quell’ attimo , sono stata io .
Se hai emesso timidi gemiti , o hai goduto strillando , sono stata io il tuo piacere .
Se hai pianto sul debito contratto , hai pianto per me .
Se hai una cicatrice che ti sfigura il ventre , sono io che ti ho sfigurata .
Gioia , dolore e miseria mi hanno fatta così .
Di quello sei fatta tu .
Non vedrò mai il tuo viso , non pronuncerò mai le sillabe che compongono il tuo nome , eppure nessuno ti amerà come ti amo io .
Non avrai eredità di affetti .
Non avrai eredità .
Piangeranno perché avranno perso la madre , la figlia , l’ amante , l’ amica .
Quando morirai .
Io piango da sempre perché ho perso la vita .
Perché ho perso te .
Prima ancora di averti .
E il giorno in cui il battito ti mancherà che sia mio il tuo ultimo pensiero .
Io non lo saprò , né muterebbe il mio dolore .
Ti piango viva , ti piango morta .
Ti piango da sempre .
È la prima cosa che ho fatto , quando mi hai messa al mondo .
E’ la sola cosa che ho fatto , da quel giorno in poi .
E il giorno in cui il battito ti mancherà che sia mio il tuo ultimo pensiero .
Che sia suo .
Che sia nostro .
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