Vettriano

Vettriano

venerdì 8 luglio 2011

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Mi hanno cucito l’ anima , mi hanno rattoppato il cuore .

A volte è giusto che certi lembi rimangano distanti . Che si lacerino senza ritrovarsi mai .

Sentire la punta dell’ ago che penetra nella carne e conosce il tuo sangue meglio di te rende sterili .

Non si può ritrovare l’ ordine quando si è amato il caos .

Non si può amare il sole quando si è ritrovata la notte .

E in mezzo alla foschia , in mezzo alla neve che non è mai caduta sopra queste piazze , sopra questi marciapiedi di fango e sterco , tu sei andata via , premendo l’ unghia contro il polso .

Di lì tracciasti una scia , un graffio profondo , rossastro . 

Quella la linea di confine .

Invalicabile .

Insuperabile .

Indistruttibile .

(Inguaribile , tra debita parentesi , a debita distanza , ché la sofferenza è biunivoca , forse , e unilaterale , e vivida .)

Pescherò in queste memorie turpi graffiate dal segno dell’ oscurità colanti stracci della tua camicia da notte .

La roboante sicurezza di aver calpestato la stessa viscida strada , con la stessa viscida sensazione di sporco .
Tutto è quanto ci unisce e ci divide .

Benedirai le rughe del tuo viso , se Dio ti darà giorni a sufficienza per vederle germogliare e moltiplicarsi sul tuo viso .

Implorerai la vecchiaia sfigurante , sfuggirai ai pensieri negligenti .

Se ho qualcosa anche di te , o sono soltanto , in tutto e per tutto , uguale a lui .

La coerenza è un’ eleganza , non una virtù .

Soppiantata , superata , mai ritrovata .

Come non mi avessi mai generata .

Sulla tua urna piangeranno i figli tuoi , tua madre e tuo padre , chi ti ha amata nel corpo , coloro che ancora possono chiamarsi amici .

Eppure non avrai eredità di affetti .

Non avrai eredità .

Perché tutto ciò che hai voluto in quell’ attimo , sono stata io .

Se hai emesso timidi gemiti , o hai goduto strillando , sono stata io il tuo piacere .

Se hai pianto sul debito contratto , hai pianto per me .

Se hai una cicatrice che ti sfigura il ventre , sono io che ti ho sfigurata .

Gioia , dolore e miseria mi hanno fatta così .

Di quello sei fatta tu .

Non vedrò mai il tuo viso , non pronuncerò mai le sillabe che compongono il tuo nome , eppure nessuno ti amerà come ti amo io .

Non avrai eredità di affetti .

Non avrai eredità .

Piangeranno perché avranno perso la madre , la figlia , l’ amante , l’ amica .

Quando morirai .

Io piango da sempre perché ho perso la vita .

Perché ho perso te .

Prima ancora di averti .

E il giorno in cui il battito ti mancherà che sia mio il tuo ultimo pensiero .

Io non lo saprò , né muterebbe il mio dolore .

Ti piango viva , ti piango morta .

Ti piango da sempre .

È la prima cosa che ho fatto , quando mi hai messa al mondo .

E’ la sola cosa che ho fatto , da quel giorno in poi .

E il giorno in cui il battito ti mancherà che sia mio il tuo ultimo pensiero .

Che sia suo .

Che sia nostro .

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