Vettriano

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lunedì 14 gennaio 2013

no.

Erano alcuni giorni che desideravo sedermi alla scrivania e buttare giù due righe, che fossero anche le più banali del mondo, non importava. Ma non ho avuto neanche un secondo a disposizione per rendermi conto di quello che mi accadeva intorno (cioè fondamentalmente niente) poichè subito le ventiquattro ore volgevano al termine e ancora piene di cose ancora da fare. Stasera ho deciso di prendermelo questo briciolo tempo, e basta. Via, ormai è troppo tempo che non scrivo, seriamente o meno, non ha importanza.
Molte considerazioni sulla vita, in questi giorni, abbastanza superflue anche. Esami da preparare, impegni da portare a termine, cose così insomma. Non c'è stato un attimo di tregua, e continuerà a non esserci per il prossimo mese e mezzo. Considerando che mi aspetta di conoscere parte del mio destino, poi. Tra un mese, dico. Ma questa è un' altra storia.
Molte considerazioni sulla vita dicevo, appunto, e altrettante altre sulla morte. Lugubri pensieri prima di prendere sonno, che spesso mi impediscono di prenderlo questo benedetto sonno.
Vibrazioni che arrivano e che come arrivano passano, sempre di fretta. Non si fermano neanche il tempo di guardarle di occhi. E la mia mano ciondola di fianco al mio profilo troppo stanca per tentare di afferrarne qualcuna.
Mi sento in attesa di un perenne niente.