Vettriano

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lunedì 8 giugno 2015

Due righe banali

Questa dovrebbe essere la mia ultima notte prima degli esami. Teoricamente. Perché si sa che gli esami non finiscono mai. Sono ansiosa di liberarmi presto di questo fardello ed ho anche un po' di paura. Prima ero protetta dal nido dei corsi e delle scadenze fisse da rispettare, lo studio quotidiano e gli appelli, tra una lettura e l'altra, tra una giornata e l'altra, con tutto quello che comporta. Ora invece? Non dovrò più comprare quaderni, penne, matite colorate. In attesa di una misteriosa abilitazione rimarrò inerte, sebbene potrò godere dei miei studi ancora più profondamente. Ma questo è un altro discorso. Di mezzo ci sta la laurea e non è cosa da poco. In questo momento mi limito a riflettere sul valore di questa ultima notte da studente universitario sotto esame. Ricordo l'ultimo esame della triennale. L'ansia e la malattia mi rodevano corpo e anima. Oggi a distanza di due anni ho ripreso peso, salute e anima. Sebbene non abbia corretto molti dei miei inguaribili difetti, sono cresciuta e sono cambiata, nonostante sia rimasta fedele a me stessa. Va bene così. Avanti tutta. Incrociamo le dita.